Ci eravamo lasciati a Roma prima del volo per Washington. Fortunatamente, ero affianco al finestrino e affianco a me c'era una ragazza italiana che mi ha tenuto compagnia per tutto il viaggio altrimenti sarei morto dalla noia. Valentina, se leggi, ti ringrazio :) L'aereo era una cosa enorme, non avevo mai preso un aereo per voli internazionali e vi giuro che è spaventoso. Sono entrato dalla porta davanti e ho visto la first class e la Business class e non saprei come descrivervi quanto erano belle. Avevano delle tv enormi davanti ai posti, dei veri e propri letti...insomma, una figata! "Purtroppo", io ero nella Tourist class. L'aereo aveva una fila di 3 posti centrali e 2 file ai lati da 2 posti. Cosa ho fatto in 10 ore? Allora le prime ore ho smanettato le mappe che c'erano nello schermo davanti. Poi ho guardato film senza interruzione, o meglio: ogni tanto crollavo dal sonno e perdevo un pezzo di ogni film but it doesn't matter :) Arrivato all'aeroporto di Washington pensavo di perdermi, invece le indicazioni dell'hostess in volo mi hanno aiutato a trovare la giusta strada per i connecting flights.
Controllo passaporti: un'avventura che non vorrei rifare. Tra tutti quelli che mi potevano controllare il passaporto ho preso proprio la persona più stupida di questo mondo che appena ha visto che ero un exchange student from Italy, ha incominciato a parlare a bassa voce e così veloce per non farsi capire...Sappi che ti odio profondamente e negli U.S. ci sarei entrato anche se tu non mi avessi messo il visto! Superato il passaporti ho aspettato la valigia nei rulli del volo di Roma. Ovviamente la mia era una delle ultime, avevo ormai quasi perso le speranze di riavere la mia valigia ma è arrivata! Poi ho rimesso la valigia nei rulli dei connecting flights per procedere alla volta della security americana. Bene, un'altra avventura che non scorderò. Non potete immaginare il livello dei controlli che bisogna attraversare per entrare negli U.S. Via le scarpe, via le giacche, via tutto quello che potete immaginare. Avete presente quei macchinari americani per la security dove le persone entrano e alzano le braccia e questo macchinario ti gira attorno per fare la scansione? Ogni persona doveva passare all'interno di quella macchina. Superati tutti i controlli, ho cercato subito l'uscita del volo per Philadelphia. L'aeroporto di Washington è una cosa enorme, ci si impiega un sacco di tempo a trovare l'uscita. Arrivato al gate C22 ho visto dalla finestra l'aereo e mi rassicuravo non fosse quello che dovevo prendere. Ebbene, si! Un aereo piccolissimo, le persone dovevano inchinarsi per camminare, una sola hostess, una fila da 1 posto e una fila da 2. Probabilmente in tutto eravamo 20 persone. Non vedevo l'ora di arrivare. Non ne potevo più, ero stanco morto e pensare che avevo anche tutto il viaggio in macchina da fare non mi rassicurava. Mi sono subito diretto a prendere la mia valigia dove ho incontrato il mio hdad, Lee, e il mio hbro, Luke. Fortunatamente le valigie sono arrivate subito e siamo partiti to get home. "Are you hungry?"...no beh, vedi tu! Non mangio dall'una...Così siamo andati in un centro commerciale a prendere la pizza che, vi dirò, era buona. In America nei supermercati ci sono le macchinette delle bevande che tu puoi prendere senza pagare. Un paradiso AHAH Dopo 1 h di viaggio siamo arrivati a casa che erano le 4 e mezza italiane. Pensate che ero sveglio dalle 4. Stavo assomigliando a un panda. Mi hanno fatto vedere la casa che è enorme e mi hanno accompagnato in camera. Ah, quasi dimenticavo, assieme a me c'è un ragazzo del Taiwan che vive qui da 3 anni, I think, ed è veramente simpatico.
Fra
Fra
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